Sarah (Margot Robbie) e David (Colin Farrell) sono due single ormai cinici e disillusi che si incontrano per caso al matrimonio di un amico comune. Con la complicità non casuale di un navigatore fuori standard, al ritorno dalla cerimonia intraprenderanno insieme un "viaggio straordinario" attraverso alcune porte che gli faranno rivivere eventi culminanti delle loro vite, che hanno contribuito a renderli quello che sono.

A Big Bold Beautiful Journey – Un Viaggio Straordinario, diretto da Kogonada, misterioso regista statunitense di origini coreane, è quello che sembra: un romance fantastico, nel quale lo scopo narrativo è risolvere i motivi che impediscono ai due protagonisti di rendersi conto di meritare ciascuno l'amore dell'altro. Sarah e David affrontano prima di tutto i propri demoni interiori, autentica zavorra che impedisce loro di mettersi in discussione in una nuova storia d'amore.

A Big Bold Beautiful Journey - Un viaggio straordinario
A Big Bold Beautiful Journey - Un viaggio straordinario

Kogonada mescola citazioni e atmosfere che vanno da Kurosawa a Ozu (Kōgo Noda, da cui il regista ha preso il suo nome d'arte. era uno sceneggiatore giapponese fedele sodale di Yasujirō Ozu), ma anche da Pleasentville e Ritorno al Futuro, per tacere di Sliding Doors.

L'idea che muove il film è affascinante e intriga, grazie non solo al carisma degli interpreti, ma anche ai messaggeri che li portano nel loro viaggio, ovvero Kevin Kline e Phoebe Waller-Bridge. Pur tuttavia, nonostante i vari salti nel tempo, la forza dell'idea si affievolisce alla distanza, dilatandosi e perdendo a mano mano forza e incisività.

A Big Bold Beautiful Journey - Un Viaggio Straordinario
A Big Bold Beautiful Journey - Un Viaggio Straordinario

Come spesso capita ormai, il film avrebbe beneficiato di maggiore asciuttezza, e se fosse durato mezz'ora in meno se ne sarebbe giovato.

Difficilmente l'accorata dichiarazione finale, momento obbligato di vicende del genere, entrerà probabilmente tra i classici.

Pur tuttavia, A Big Bold Beautiful Journey – Un Viaggio Straordinario non mancherà di colpirvi per il suo intento, non comune di questi tempi, di giocare con le simbologie e le analogie visive e narrative, che sono il suo maggiore pregio.

Nonostante le sbrodolate dei dialoghi, è un film che cerca di stimolare lo spettatore, non dandogli soluzioni, quanto concetti ed emozioni su cui riflettere. Ognuno a seconda di quanto la propria storia personale abbia dei contatti con quanto visto sullo schermo.