Il 22 maggio scorso la Random House ha pubblicato The Enchantress, sesto e ultimo capitolo della serie The Secrets of the Immortal Nicholas Flamel (I segreti di Nicholas Flamel l’immortale, Mondadori) dell’irlandese Michael Scott, affollato fantasy mitologico-contemporaneo incentrato sulla figura del misterioso libraio e alchimista del Medioevo.

Per Flamel non è la prima volta nel mondo della fantasy. In Harry Potter e la pietra filosofale era un amico di vecchia data di Albus Silente, nonché l’artefice del composto magico citato nel titolo: quella famosa pietra filosofale, cioè, capace di tramutare il metallo in oro e di donare eterna giovinezza al suo possessore, obiettivi ultimi dell’alchimia – il cui etimo, l’arabo al-kīmiyā; significa per l’appunto “pietra filosofale”.

La vita di Flamel, d’altronde, ben si presta a storie intrise di magia. Nato attorno al 1330 nella Francia dei Valois, Nicolas Flamel – la h nel nome è un’aggiunta di Scott – si guadagnava da vivere come venditore di manoscritti, redigendo lettere e copiando libri su commissione. Nel tempo libero, si dedicava agli studi alchemici. La sua casa al numero 51 di Rue de Montmorency, una delle più vecchie di Parigi, è ancora in piedi e oggi ospita un piccolo ristorante. La leggenda vuole che attraverso i suoi commerci librari, Flamel sia entrato in possesso di un antico testo noto come il Libro di Abramo l’Ebreo o, più semplicemente, Il Codice: un volumetto di sole ventun pagine, rilegato in ottone e stranamente colorato, scritto in una lingua incomprensibile. Per decifrarlo viaggiò fino in Spagna assieme alla moglie Perenelle, dove rimase per vent’anni: al suo ritorno era diventato ricchissimo. Subito cominciò a circolare la voce che i coniugi avessero scoperto il segreto della pietra filosofale, ma i due non spiegarono mai l’origine della loro improvvisa ricchezza. Continuarono anzi a condurre una vita semplice, spendendo gran parte del denaro per finanziare ospedali e orfanotrofi. Perenelle morì per prima, tra il 1402 e il 1412; Nicholas si spense il 22 marzo 1418 e fu sepolto nella chiesa di Saint-Jacques-de-la-Boucherie – la lapide è conservata al Musée de Cluny, a Parigi. Qualche tempo dopo la morte dei coniugi, alcuni ladri entrarono nella casa dei Flamel per impadronirsi del loro tesoro ma, non trovando nulla, decisero di depredarne le tombe, scoprendo vuote anche quelle.

La saga di Scott prende avvio dal punto in cui si ferma la leggenda. Nicholas e Perenelle, ormai quasi sette volte centenari, vivono a San Francisco, dove gestiscono una piccola libreria sotto gli pseudonimi di Nick e Perry Fleming. Appeso al collo, Nicholas porta sempre con sé il libro di Abramo, tra le cui pagine non ha solo scoperto come non invecchiare e trasformare la materia, ma vi ha anche letto una versione diversa della storia della Terra e dell’uomo.

Nicolas Flamel
Nicolas Flamel

“Il Libro di Abramo traboccava di storie, leggende, miti e racconti – o meglio, di ciò che all’inizio aveva ritenuto tali. Nel corso dei secoli, la sua ricerca aveva rivelato che tutte quelle storie erano vere … L’Antica Razza esisteva. Erano creature dall’aspetto umano, talvolta, ma con poteri divini. Avevano governato per diecimila anni prima che coloro che essi chiamavano gli homines – il genere umano – comparissero sulla Terra. Gli uomini primitivi veneravano gli Antichi Signori come demoni e divinità, e nel corso delle generazioni avevano costruito intere mitologie e sistemi di credenze fondati sul culto di uno o più di essi. Gli dei e le dee dell’Antica Grecia, degli Egizi, dei Sumeri, delle civiltà della Valle dell’Indo, dei Toltechi e dei Celti esistevano veramente … L’Antica Razza si divideva in due gruppi: coloro che operavano con gli homines e coloro che li consideravano alla stregua di schiavi e, talvolta, di cibo. Gli Antichi Signori erano in lotta fra loro, e combattevano battaglie lunghe anche secoli interi. Di quando in quando, degli homines si schieravano al fianco dell’uno o dell’altro, e le loro imprese erano ricordate in grandi leggende come quelle di Gilgamesh e Cuchulain, Atlante e Ippolito, Beowulf ed Elia di Murom. Infine, quando fu chiaro che tali guerre rischiavano di distruggere il pianeta, il misterioso Abramo impiegò una potentissima raccolta di incantesimi per costringere tutti gli Antichi Signori – anche quelli che sostenevano l’umanità – a ritirarsi dalla Terra … Alla fine, Flamel aveva compreso che il Codice non conteneva solo gli incantesimi che avevano costretto l’Antica Razza a fuggire nei Regni d’Ombra, ma anche quelli che avrebbero consentito il loro ritorno.” [1]