- Che cosa vuoi fare da grande? -

- Il fan di Star Wars. -

(Star Wars Spoofs - Disco 9 Cofanetto Star Wars in Blu Ray, edizione 2011)

Questo commento è rivolto a coloro che, adesso che sono grandi, sono fan di Star Wars: ovvero a quelli che in casa hanno la versione originale della prima trilogia, registrata dalla televisione negli anni ’80; che hanno comprato il primo cofanetto in VHS con l’edizione “speciale” del 1997; che dal 2004 posseggono anche l’edizione in DVD e, magari controvoglia, hanno preso pure i DVD dei tre prequel man mano che uscivano.

Sono gli stessi che da mesi si sono segnati sul calendario la data del 13 settembre 2011, giorno di uscita del cofanetto in Blu-ray con le due trilogie, e ora si chiedono se, con tutto quel po’ po’ di roba in casa, sia davvero il caso di gonfiare ancora il portafogli di George Lucas, o se non sia piuttosto in agguato una fregatura. Per loro fortuna ho accettato di fare da cavia e sono pronto a condividere la mia esperienza.

Subito dopo aver sborsato i miei 90 Euro (ma su Amazon.it si trova a 80!) scarto la confezione per studiare da vicino il mio acquisto: confesso che l’entusiasmo un poco si smorza osservando che i nove astuccini contenenti i dischi sono tenuti insieme da *nastro adesivo*! Insomma, vero che l’abito non fa il monaco, ma forse il fan meriterebbe più attenzione.

I film sono ordinati, com’era prevedibile, nell’ordine cronologico della narrazione: da La minaccia fantasma a Il ritorno dello Jedi. Com’era ancora più prevedibile, il primo a finire tra le fauci della Playstation3 non è il primo ma il quarto disco, l’originale Guerre stellari rinominato Una nuova speranza.

Premetto che non mi soffermerò sulle nuove modifiche apportate da George Lucas a quest’ultima versione dei film: a differenza che nell’edizione del 1997, in cui erano state aggiunte, rispetto all’originale, intere scene e vistosi elementi scenografici (per rimanere solo su Tatooine all’inizio di Una nuova speranza, le creature all’ingresso di Mos Eisley e nella Cantina, la sparatoria tra Ian Solo e il cacciatore di taglie Greedo, il dialogo tra lo stesso Ian Solo e Jabba the Hutt prima della partenza del Millennium Falcon alla presenza di Boba Fett), qui si tratta di dettagli oggettivamente poco rilevanti, che pure non hanno mancato di scatenare le polemiche dei puristi. Se volete un elenco completo delle modifiche, comunque, potete trovarlo qui.

Molto più interessante invece, in presenza di una tecnologia nuova, è osservare che cosa cambia tra la visione in DVD e quella in Blu-ray. Qui occorre distinguere fra trilogia originale e sequel, ricordando che in particolare gli episodi II e III (L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith) furono girati direttamente in digitale e non su pellicola.

Per i tre film originali, e specialmente per Una nuova speranza, la differenza è lampante fin dalla primissima inquadratura: il celeberrimo testo d’apertura finisce di scorrere e rimane il cielo stellato di kantiana memoria. Ma le stelle sono molte di più che nell’originale: “milioni di milioni”, come recitava il jingle di un noto salumificio, esattamente come in un cielo notturno non più velato dalla foschia. Non certo perché siano state aggiunte in digitale, ma grazie a un’accurata pulizia della pellicola originale e alla risoluzione superiore consentita dal nuovo supporto.

La scena si sposta sull’astronave consolare assalita dall’incrociatore stellare di Darth Vader (o “Dart Fener”, come inopinatamente viene tradotto nei sottotitoli in italiano – anche negli altri film!) e riconosciamo le forme note di C1P8 (R2-D2) e D-3BO (C-3PO): la qualità eccezionale dell’immagine rende più che mai giustizia del talento e della cura di scenografi e costumisti nel fabbricare sfondi e costumi e nel renderli il più possibile “naturali”. Per fare soltanto un esempio, le macchie e i graffi sull’armatura dorata del droide protocollare e su quella della sua controparte, mai così evidenti come nel Blu-ray, contribuiscono davvero a rendere l’idea delle traversie passate dai due robot, ancora prima che D-3BO ne accenni direttamente a Luke Skywalker su Tatooine, qualche scena dopo.

Certamente, poter osservare la trama del mantello di Darth Vader o le venature della sua maschera ostacola in parte la sospensione dell’incredulità che è all’origine del fascino del film: probabilmente, un ragazzino che lo veda per la prima volta in questa edizione avrà qualcosa da ridire sulla qualità degli effetti, comparata con quelli della moderna computer grafica. Ma per chi – e siamo in tanti – Guerre Stellari ha un valore affettivo oltre che strettamente cinematografico, vedere a occhio nudo come è stato realizzato può regalare emozioni in più: perlomeno, per me è stato così. Questo tentativo di recupero dell’originale sotto l’aspetto della creazione artigianale è del resto la cifra di gran parte dei contenuti speciali del cofanetto, dei quali si dirà più avanti.

Il discorso cambia per i prequel. Come del resto è logico attendersi, la differenza tra DVD e Blu-ray è via via minore in ciascuno dei tre film, fino a scomparire del tutto ne La vendetta dei Sith, perlomeno su un televisore di dimensioni e qualità medio-alte. È la dimostrazione della qualità straordinaria – si parla, ovviamente, del solo livello tecnico – con cui la nuova serie è stata realizzata.

Diciamo la verità: se non fosse per gli ulteriori tre dischi di contenuti speciali, che sono inclusi soltanto nell’edizione completa, varrebbe senz’altro la pena comprare soltanto il cofanetto contenente la trilogia originale (che costa la metà) e tenersi i “vecchi” DVD dei prequel. Parliamone, quindi, di questi contenuti speciali – quasi tutti in inglese ma sottotitolati in italiano.

Il disco 7 è dedicato interamente ai tre prequel. Suggestiva la struttura in cui i vari contenuti sono divisi: per ciascun film vengono “trattati” separatamente i diversi mondi sui quali la vicenda è ambientata. Per ciascun mondo c’è una presentazione generale, spesso introdotta da interviste con attori o membri della troupe, seguita dal consueto armamentario di scene tagliate e “making of” dedicati prevalentemente alla realizzazione delle scenografie. Sono materiali interessanti, a patto ovviamente di essere interessati a saperne di più di pianeti come Utapau o Mustafar.

Nella prospettiva dei fan nostalgici dei primi film (ossia di tutti i fan) sono senz’altro più degni di attenzione i successivi due dischi. Nell’ottavo, secondo uno schema simile a quello del disco precedente, ci sono interviste (tra gli altri, a Mark Hamill, Anthony Daniels, Carrie Fisher ed Harrison Ford – con tutto il rispetto per Hayden Christensen e Natalie Portman…) e ampi commentari dedicati a luoghi leggendari come la Morte Nera e la Città delle Nuvole e ad alcune delle scene più famose della trilogia: su tutte l’assalto alla prima Morte Nera e la battaglia spaziale davanti alla seconda (quella dell’immortale “It’s a trap!” dell’Ammiraglio Ackbar).

L’ultimo disco contiene una serie di documentari e interviste, speciali per la televisione e miscellanee varie, molti dei quali datati e quasi tutti assenti nelle edizioni precedenti in DVD. I primi tre, in particolare, sono coevi, rispettivamente, ai tre film della trilogia originale: si tratta di presentazioni per il pubblico americano, introdotte da personaggi “in costume”. Se non si può dire che aggiungano granché alla conoscenza che abbiamo dei primi film, senz’altro contribuiscono a ricreare il contesto in cui uscirono: è un recupero in qualche modo complementare a quello che il Blu-ray consente di operare direttamente sulle immagini della trilogia.

Conclude la raccolta una lunga (un’ora e mezzo!) miscellanea di parodie e gag incentrate sulla saga più citata nella storia del cinema: Star Wars Spoofs. Indubbiamente divertente ma per la gran parte ben poco originale (con scene dai Griffin e da Robot Chicken che in molti già conoscono o addirittura posseggono): probabilmente sarebbe stato preferibile utilizzare meglio il tempo residuo. Ad esempio ripubblicando il magnifico L’Impero dei sogni già contenuto nel quarto disco del cofanetto in DVD del 2004, oggettivamente più interessante di quasi tutto il materiale “speciale” di questa edizione. Devo confessare però che mi ha strappato un sorriso commosso il dialogo tra un bambino di non più di 5 anni, che dichiara di aver visto Star Wars 17 volte, e il nonno piuttosto scettico: “Che cosa vuoi fare da grande?” chiede il nonno. “Il fan di Star Wars”. Quel bambino, adesso, siamo noi.

Valutazione tecnica

Qualità audio e video allo stato dell'arte.

Extra

- Guerrieri Stellari (2007, Colore, ca. 84 Minuti)

-Una conversazione con i maestri: L’Impero colpisce ancora 30 anni dopo (2010, Colore, ca. 25 Minuti)

- Parodie di Star Wars (2011, Colore, ca. 91 Minuti)

- La realizzazione di Star Wars (1977, Colore, ca. 49 Minuti)

- L’Impero colpisce ancora: Effetti Speciali (1980, Colore, ca. 48 Minuti)

- Mostri Classici: Il Ritorno dello Jedi (1983, Colore, ca. 48 Minuti)

- Anatomia di un Dewback (1997, Colore, ca. 26 Minuti)

- La tecnologia di Star Wars (2007, Colore, ca. 46 Minuti)

- Gli archivi di Star Wars