Ecco le undici regole del codice di Black Bart Roberts:

I. Ogni marinaio ha diritto di voto in tutte le questioni; ha ugualmente titolo alle provvigioni fresche e ai liquori forti e può usufruirne in qualunque momento e a piacere, a meno che non ve ne sia penuria. In quel caso, con un voto, la ciurma può decidere delle restrizioni.

II. Quando è il suo turno, ogni marinaio può chiedere a bordo una parte del bottino (in aggiunta alla sua parte) se ne ha ragionevolmente bisogno; in queste occasioni può anche chiedere un cambio dei vestiti. Ma se un uomo ruba alla compagnia valuta in moneta, gioielli, oro o altro metalli preziosi, viene immediatamente condannato all’abbandono [cioè veniva lasciato su un’isola o uno scoglio deserto, lontano dalle rotte, con una pistola carica e una borraccia d’acqua, n.d.r.].

Se un marinaio dovesse rubare a un altro, il colpevole verrà punito col taglio delle orecchie e del naso, e sarà lasciato a terra; non in un posto completamente disabitato, ma comunque in un luogo poco ospitale.

III. Nessuno può giocare d’azzardo a bordo, a carte o a dadi.

IV. Le luci e le candele vanno spente alle otto di sera. Se qualcuno dei marinai volesse continuare a bere dopo quell’ora, dovrà farlo sui ponti scoperti.

V. Tutti devono mantenere le loro armi, pistole e coltelli puliti e pronti per essere usati.

VI. Non sono permessi donne e bambini a bordo. Se qualunque uomo dovesse portare donne travestite a bordo, verrà punito con la morte.

Beachfight, di Howard Pyle
Beachfight, di Howard Pyle

VII. Chi diserta dalla nave o non prende parte a una battaglia, sarà punito con la morte o l’abbandono.

VIII. Nessun uomo può colpirne un altro a bordo. Le dispute vanno risolte a terra, all’arma bianca o con la pistola.

IX. Nessun uomo può dichiarare che un ordine porterà alla morte; se lo farà, sarà punito con mille colpi. Se a seguito di un ordine un uomo perderà un arto, sarà risarcito con 800 dollari, presi dal bottino comune. Se subirà ferite minori, sarà risarcito con una somma minore, proporzionale al danno.

X. Il capitano e il secondo di bordo ricevono due parti del bottino; l’ufficiale anziano, il nostromo e il cannoniere una parte e mezza, gli altri ufficiali una parte e un quarto.

XI. Chi ne ha diritto può riposare il giorno del Sabbath; ma negli altri sei giorni e notti, nessuno gode di nessun tipo di favore.

La pirateria si espande

Città pirata, di Howard Pyle
Città pirata, di Howard Pyle

Tortuga era una sorta di paradiso fiscale, e chiunque fosse un nemico della Spagna vi era ben accolto. Erano perfino previsti premi per chi portasse uniformi o bandiere strappate agli spagnoli.

Inutile dire che l’isole divenne ben presto molto ricca, nonché un punto d’approdo per chiunque non avesse altro posto dove andare, magari a causa dei propri debiti con la giustizia di questa o quella nazione. I fiorenti commerci di Tortuga si espansero ben presto alla vicina e ben più grande Giamaica, dal 1655 sotto il controllo dell’Inghilterra.

Port Royal, oggi un piccolo sobborgo di Kingston, divenne il luogo d’incontro dei più efferati pendagli da forca dell’Atlantico, nonché vero baluardo di difesa dell’isola contro gli spagnoli. Da Tortuga e dalla Giamaica partivano per depredare tutte le imbarcazioni che passavano per il Mar delle Antille e l’Oceano Atlantico, spesso cariche di oro e spezie preziose, che gli spagnoli raccoglievano nel sud e nel centro del Continente Americano.

Vi passarono tutti i più celebri pirati del tempo, come il terribile Olonese, il “Flagello degli Spagnoli” che conquistò MaracaiboSan Pedro.

Gli assalti dei pirati non avevamo mai uno schema preciso, ma si adattavano alle circostanze. In questo primo periodo della pirateria, spesso le navi pirata si mascheravano da vascelli mercantili, esibendo bandiere di nazioni amiche o neutrali come l’Olanda, per avvicinarsi il più possibile alle vittime ignare. Ben lontano dall’epoca del codice morse o della radio, era un tattica molto efficace.

Contrariamente a quanto si crede, era molto raro che venissero usate le bordate dei cannoni, che avevano il piccolo difetto di tendere a distruggere la nave assalita, cosa che ai pirati non conveniva affatto. Più usate erano invece le palle incatenate, due palle di roccia più piccole di una normale palla di cannone, usate per abbattere le strutture che reggevano le vele.

Si faceva grande uso, invece, di granate (palle di ferro riempite di polvere da sparo), bombe incendiarie (fatte di stracci e pece) e piedi di corvo, una sorta di stelle a quattro punte sparse sul ponte nemico.

Le navi più usate erano i brigantini, veloci velieri a due alberi ben più piccoli dei galeoni spagnoli, prede predilette dei filibustieri nell’immaginario collettivo. In realtà, più che altro, i pirati attaccavano altri brigantini, piccoli mercantili o golette. Non che manchino le eccezioni: famoso è il Golden Hint, il galeone di sir Drake.

I nostri filibustieri non disdegnavano attacchi tramite imbarcazioni aperte, di solito canoe o canoe pesanti. La prima portava cinque o sei persone, la seconda una ventina, ed era spesso dotata di vela. Gli spagnoli chiamavano questo mezzo piragua, e doveva essere uno degli incubi ricorrenti degli ufficiali iberici. I pirati attaccavano in gruppi molto numerosi, creavano un fuoco di coperture e salivano a uccidere il timoniere, per poi darsi all’arrembaggio della vittima.

Il governo Britannico chiuse un occhio per decenni, perché a essere danneggiati erano quasi sempre gli spagnoli.

Il pirata Barbanera
Il pirata Barbanera

Il celeberrimo filibustiere (dall’inglese freebooter, libero saccheggiatore) Henry Morgan ricevette l’incarico di attaccare Cuba, da dove gli Spagnoli si attrezzavano per invadere la Giamaica. Morgan saccheggiò e uccise, e riuscì perfino a mettere a ferro e fuoco Panama, impresa mai riuscita prima a nessuno, il 17 gennaio 1671. Aveva il titolo di Ammiraglio dei Corsari. Divenne governatore della Giamaica, dove morì diciassette anni dopo. 

Fine di un'era

Fatto sta che i nostri amici pirati fecero bene o male il loro lavoro, ovvero finirono per mettere in seria crisi i commerci del Regno di Spagna. E così la nuova potenza navale divenne l’Inghilterra, che nel 1969 decretò il proprio monopolio commerciale nei Caraibi e si mise alla caccia dei suoi ex alleati. Port Royal era già stata distrutta nel 1962 da un terremoto. Dalla potenza di Dio, dissero alcuni, come Sodoma e Gomorra.

Le navi dei pirati si fecero più grandi, spesso galeoni, e i capitani, in parte esaltati dalle leggende dei loro predecessori, si fecero sempre più spietati. L'uso dei cannoni negli assalti divenne più comune.

È il periodo di gentaglia come Pierre Legrand di Dieppe, Ravenau de Lussan, Rock il brasiliano, Alexander detto Braccio di Ferro, Montbars lo Sterminatoree, William Kidd e dell’invenzione della bandiera nera, il Jolly Roger (nome che forse deriva da un antico modo di definire il Diavolo).

Il Jolly Roger di Calico Jack
Il Jolly Roger di Calico Jack

Ogni capitano aveva il suo Jolly Roger, e dopo le due bordate iniziali di avvertimento, gli inseguimenti potevano durare giorni; mezzi di comunicazione a distanza non ce n'erano, ad aiutare le vittime. Morirono migliaia di uomini.

Due i covi principali: Nassau sull'isola di New Providence, e Campeche.

Quando Kidd, per mancanza di prede finì per attaccare la nave del gran Moghul Indiano, alleato dell’Inghilterra, fu catturato e impiccato a Londra nel 1701, primo pirata a morire nella capitale dell'Impero. Con la sua morte, comincia la fine dell’Epoca d’Oro della Pirateria, non prima però di dare tempo a gente come  Black Bart Roberts, il ferocissimo Barbanera, e Calico Jack di fare strage  di marinai e soldati, almeno fino al 1720. 

Nel 1716 era già stata dichiarata un'amnistia a Nassau. Gran parte dei filibustieri del luogo accettò, e finì per arruolarsi nella Marina Reale.